Nardi Bisiluro

Der Nardi Bisiluro, auch als Nardi Le Mans bezeichnet, war ein Sportwagen-Prototyp, der 1955 bei Automobili Nardi entwickelt wurde.
Technik und Renngeschichte
Der Bisiluro war 1955 ein nach völlig neuem Konzept gebauter 0,7-Liter-Rennwagen, der 1955 als Nachfolger des 750LM beim 24-Stunden-Rennen von Le Mans eingesetzt wurde.
Der kleine Wagen hatte die Form eines Trimarans, dem der rechte Schwimmkörper fehlt. In der eigenwilligen Konstruktion war der Motor im kleineren, linken Wagenteil. Dabei wurde ein 735-cm³-Giannini-Agreggat quer und liegend eingebaut. Im größeren rechten Wagenteil befanden sich das Cockpit und der Tank.
In Le Mans wurde der Wagen von Mario Damonte und Roger Crovetto gefahren. Auf der Rennstrecke war der Wagen extrem instabil. Schon bei leichtem Seitenwind konnte das Fahrzeug umkippen. Im Rennen verunfallte der Wagen schon nach fünf Rennrunden. Damonte kam in den Überrundungsverkehr der Spitzenfahrzeuge. Durch den Sog, den die viel schnelleren 3-Liter-Wagen auslösten, wurde der Bisiluro angehoben und überschlug sich. Allerdings war das Tempo des Rennwagens so gering, dass der Nardi nur leicht beschädigt wurde und der Fahrer unverletzt blieb.
Nardi verfolgte das Konzept nicht weiter und der Bisiluro wurde nicht mehr eingesetzt.
Weblinks
- Bild: Der Bisiluro
- Bisiluro Damolnar - futuristischer Rennwagen für Le Mans: Ausführlicher Artikel von Zwischengas (abgerufen am 26. Januar 2015)
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Autovettura da corsa con carrozzeria in alluminio, verniciata di rosso. La carrozzeria, costituita da due fusoliere parallele collegate mediante un piano longitudinale a profilo alare, copre un telaio tubolare a traliccio Nella fusoliera destra sono collocati il posto di pilotaggio e il serbatoio della benzina, mentre nella fusoliera sinistra, più bassa, è sistemato il motore con il sistema di trasmissione; un ampio radiatore in ottone è situato nel piano centrale, seguendone il profilo. La vettura è dotata di sospensione anteriore a foderi verticali e di un retrotreno a ponte rigido, con mezze balestre, puntoni e doppi ammortizzatori su entrambi i lati. L'impianto frenante consiste in quattro freni a tamburo, supportati da un freno aerodinamico costituito da un alettone orizzontale sistemato ad incasso nel piano centrale e comandato a pedale. All'estremità anteriore delle due fusoliere sono collocati i fanali di forma circolare, mentre due fanalini di coda sono situati sul bordo d'uscita del piano centrale. L'abitacolo dispone di un sedile in pelle nera, di un volante a tre razze con profilo a cerchio tronco e di un cruscotto azzurro con tre quadranti circolari. Il veicolo è equipaggiato con un motore Giannini a 4 cilindri in linea, con valvole in testa e sistema di distribuzione bialbero, chiuso da un cofano apribile, dotato di prese d'aria. La vettura è accessoriata con pannelli copriruota staccabili.
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